martedì 21 dicembre 2010

Bill Bailey-We Are Most Amused

Vi presento una performance di Bill Bailey eseguita durante la serata di gala chiamata We Are Most Amused, svoltasi in occasione del 60esimo compleanno del Principe Carlo, che possiamo vedere brevemente in galleria, insieme a Camilla ed al figlio minore Harry. La serata è stata presentata da John Cleese ed è stata caratterizzata dalla presenza di molti comici inglesi famosi, nonchè da quella di Robin Williams.

John Cleese: …tra poco sarà finita. Ora…Ah, si! Per favore, date il benvenuto a qualcuno di cui sono stato un grande fan, fin da quando ho cercato il suo nome su Google 10 minuti fa. La musica ha sempre giocato un ruolo importante nella vita del Principe di Galles. Così tanto che…gli consiglio di andare a casa ora. Benvenuto al signor Billy Bail!

Bill Bailey: Salve. Salve, buonasera. Bill Bailey! Ehm, grazie.  Viviamo in dei tempi agitati, io ho scoperto di essere sempre più agitato e sospettoso... Quelli che fanno jogging sono quelli di cui non mi fido: sono sempre quelli che trovano i cadaveri, vero? Coincidenza? Non credo! Ero al supermercato ad una di quelle nuove casse fai-da-te, quelle coi due membri del personale in più, che andavano in giro…per avere a che fare con i luddisti con la bocca aperta che grattano sullo schermo senza ottenere risultato, come un gatto quando un topo compare in televisione. All’improvviso, c’era questa voce terrificante: “Oggetto inaspettato nell’area imbustatura”. Ed ero io.

Stavo andando per la mia strada e, qualche volta vengo riconosciuto, qualcuno pensava che fossi Shakira. Sono i miei fianchi. Non mentono. Arrivano due tizi col cappuccio, abbastanza spaventosi, minacciosi. Uno di loro dice: “Tu sei quel tizio?” Ed io dico: “Solo tu puoi rispondere a questa domanda”. Lui fa: “Tu sei quel tizio della televisione?” ed io dico: “Si!” e lui: “Cosa fai, che te ne vai in giro normalmente?”. “Pensavi che galleggiassi nell’aria?"

Ma mi sono un po’ spaventato perché erano fuori da casa mia ed ho pensato che sarebbe meglio cambiare il campanello, come deterrente per gli scocciatori. Molti campanelli sono abbastanza amichevoli. Piuttosto carino, eh? Magari non questo, se avete il complesso di essere rapiti dagli alieni.

…e questo era il campanello del Papa. Sta lì in Vaticano a sperare che qualcuno suoni alla porta: “Andiamo! Andiamo! Andiamo! Chi è il Papa? Io sono il Papa! Chi è il Papa? Io sono il Papa!”.

Il primo lavoro che abbia mai avuto..ehm, per un periodo sono stato l’organista del crematorio. E’ un lavoro abbastanza facile, devi solo suonare un accordo e cambiare una nota di tanto in tanto…Però dopo un po’ ti annoi…”Scusate! Scusate!”…Na-na-na-na-na!
A dire il vero, la ragione per la quale mi hanno licenziato è che non sapevo mai cosa suonare alla fine della cerimonia, quando si chiudevano le tende e…”Ed ora, affidiamo il corpo di Edith…alle fiamme”.

Poi ho avuto un lavoro in un trio jazz. Se ci pensate, suonando il jazz, potete suonare tutti gli accordi che volete. Un po’ tutti non hanno senso, in verità. E la gente farà: “Si,bello!” Gran parte del jazz sembra un carillon surrealista. Il problema di lavorare col trio jazz è che mi annoiavo e per evitare di impazzire, inserivo nei pezzi della musica che avrei preferito suonare…ma furtivamente.

E questo sarebbe un fantastico inno nazionale, no? Sarebbe grande. Immaginate alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi: “Ecco che arriva la Gran Bretagna!” “Si, siamo una nazione figa!”. Per questo, mi è sempre dispiaciuto per i Paesi dell’Europa dell’Est, perché hanno degli inni nazionali sbagliati, no? “Ecco che arriva la Bielorussia! Hanno uno stupido inno nazionale! Guardate la loro bandiera: due orsi che lottano per un ananas! Gli ananas non crescono in Bielorussia, dove diavolo l’hanno trovata? Venite in Bielorussia, dove animali selvaggi vi ruberanno la frutta!”.

Sono Bill Bailey, passate una bella serata!

Ta ta!

A lot of people say to me...

Eccovi un altro pezzo postato su Mamma! Forse lo riconoscerete: l'ho già postato su questo blog in riferimento al caso Luttazzi. Ora l'ho tradotto. Godetevi Stewart Lee, amici!


Ta ta!