mercoledì 12 marzo 2014

Articolo su Satiristas


Questo è un articolo che avevo preparato per presentare ComedySubs e per promuovere l'uscita dell'edizione italiana di Satiristas. Non è stato mai pubblicato on-line o altrove e mi sembra un po' uno spreco, perciò lo pubblico qui. 

ComedySubs è una realtà consolidata dell’umorismo su internet in Italia, dato che dal 2008 sforna sottotitoli per gli spettacoli dei più noti stand-up comedian di lingua inglese (e non solo). Ha fatto conoscere alle nuove generazioni e agli appassionati del genere grandi del calibro di Lenny Bruce, George Carlin, Bill Hicks, Doug Stanhope e Louis CK, per elencarne solo alcuni.

Ed è per questo che la casa editrice Sagoma ha affidato allo staff del sito la traduzione di ¡Satiristas!
 
Satiristas consiste di una serie di interviste, raccolte da Paul Provenza (che già era andato dietro le quinte della risata col suo film The Aristocrats) e impreziosite dai ritratti fotografici di Dan Dion.
Conversazioni che vanno incredibilmente a fondo delle tematiche più complesse legate alla comicità, come la sua capacità di cambiare o meno la società, i suoi limiti, la necessità di avere dei paletti, censura e auto-censura o che rapporto abbia la dimensione del comico con la verità.

Nel libro impariamo da Lewis Black che “la comicità va fatta in un contesto in cui la gente sa che stai facendo una battuta, altrimenti ti prendono alla lettera”; da Doug Stanhope che “la comicità vera e genuina è quella che regala una risata al ragazzo che riordina gli scaffali del supermercato che ha avuto una giornata di merda. Basta dire cose che nessuno ha mai detto per rompere gli schemi sociali e far ridere la gente […] quando meno se lo aspetta. In quel momento è qualcosa di significativo”; da Terry Jones che “la religione dà alle persone il potere. Tutte le dispute all’interno della Chiesa sono state per il potere politico”; da Trey Parker e Matt Stone che se si vuole fregare la censura, si devono inserire scene più scabrose di quelle che volete rimangano nel film: la censura le vedrà e taglierà solo quelle, lasciando i vostri contenuti inalterati. E impariamo molto anche da quella che è l’ultima intervista di George Carlin prima della sua scomparsa.

Ma ce n’è davvero per tutti i gusti: Paul Krassner, Robin Williams, Billy Connolly, Roseanne Barr, Henry Rollins, Dave Attell, Margaret Cho e chi più ne ha più ne metta.

Colpisce la familiarità di questi incontri. Essendo un comico a sua volta, Provenza riesce a far aprire questi grandi comici senza problemi e anche al lettore sembrerà di conoscerli da una vita. E così possiamo rovistare nel loro bagaglio esistenziale e scopriamo la loro umanità e profondità.

Il tutto dipinge un ritratto piuttosto efficace ed esaustivo della comicità in lingua inglese ed uno spaccato della società americana visto dagli occhi di chi non ha peli sulla lingua.


Ta-ta!

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